3 Dicembre 2018 - Comunicati
Al termine del congresso degli Operatori Naturalistici e Culturali del Comitato Scientifico che si è svolto a Verona sabato 17 e domenica 18 novembre, desidero ringraziare sentitamente gli organizzatori e coloro che, con la loro partecipazione, proposte e suggerimenti, hanno dato un importante contributo alla buona riuscita dell’appuntamento.
Dalle relazioni e dal dibattito sono emersi con chiarezza gli indirizzi che dovremo seguire affinché l’attività e il ruolo dei titolati del CSC CAI risponda sempre più alla missione associativa e alla loro voglia di fare, ma anche alla crescente richiesta di coinvolgimento nella vita attiva delle Sezioni.
Nell’ambito dei diversi aspetti che dovranno essere tenuti in considerazione, occorre segnalare il contributo fornito da Davide Berton, ONCN referente nazionale del Gruppo Grandi Carnivori, che ha efficacemente delineato ruoli e compiti degli ONC al fine di adempiere efficacemente al ruolo di Operatore.
Altro aspetto ha riguardato l’accompagnamento nell’ambito delle attività sezionali programmate dai titolati del CSC con i chiarimenti di Alberto Ghedina, Consigliere Centrale referente per il CSC e di Antonio Guerreschi, presidente della Sezione CAI di Verona e già presidente del CSC che hanno efficacemente chiarito gli ambiti operativi.
Occorre invece agire con maggiore efficacia per quanto concerne il diretto coinvolgimento di diversi titolati in ambito sezionale, stante il rischio che rimangano isolati o sotto-utilizzati, a scapito delle Sezioni stesse; infatti è emerso che non tutte le Sezioni hanno consapevolezza dell’esistenza e potenzialità degli ONC.Di qui la necessità di attivare una strategia di informazione che, a partire dai Gruppi Regionali fino alle Sezioni, offra cognizione dell’importante ruolo e funzione dei nostri titolati.
Altro tema molto sentito riguarda l’opportunità di una maggiore visibilità delle attività del Comitato Scientifico e dei suoi titolati, con una presenza costante sugli organi di informazione del Sodalizio. Come titolati Operatori Naturalistici e Culturali, non soltanto costituiamo il fondamentale riferimento per le attività di divulgazione scientifico-culturale all’interno delle Sezioni, ma siamo anche chiamati a fare ricerca attiva: i progetti di ricerca del Gruppo Terre Alte del CSC, il progetto Rifugi e Dintorni ideato dal consigliere CSC Mauro Gianni e le varie attività promosse e sostenute a livello nazionale dallo stesso CSC costituiscono altrettanti banchi di prova per affrontare l’affascinante tema della ricerca e della scoperta, che costituisce a tutti gli effetti l’autentica anima del nostro essere.
Tutto ciò presuppone anche una solida base scientifica che non è sempre appannaggio degli appassionati: per questo motivo all’interno del CSC sarà costituito un pool specialistico interdisciplinare al quale si potranno rivolgere tutti gli ONC che necessitano di verifiche e supporti per loro attività di ricerca.
Molti sono stati i contributi portati dagli ONC che svolgono l’opera di divulgazione scientifica nel mondo della scuola, questo è sicuramente un importante ruolo degli Operatori a favore dei giovani e della didattica.
In ultimo gli ONC si sono dati appuntamento di nuovo in Sicilia – a venti anni dal corso 1999 Madonie – con l’aggiornamento che si svolgerà a Linguaglossa (CT) dal 4 al 7 luglio 2019, avente per tema “Il vulcanismo in Sicilia – Etna il vulcano che cambia” il cui programma è stato efficacemente definito coinvolgendo Enti e realtà locali. E in ultimo, per sintetizzare chi sono gli ONC, basta quanto efficacemente riportato da una congressista ONC che ha citato le parole di un alunno che ha partecipato a un’attività svolta territorio: sono coloro i quali conoscono ed amano la montagna. Credo che d’ora in poi questo debba essere il nostro motto, la frase chiave nella quale riconoscersi tutti noi.
Giuliano Cervi