19 Dicembre 2017
La fauna della grotta di Bossea
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19 Dicembre 2017
di Enrico Lana
La grotta di Bossea, scoperta nella prima metà del XIX secolo, a partire da fine ‘800 e per tutto il ‘900 è stata visitata da studiosi della fauna ipogea che vi hanno descritto numerose nuove specie.
Il periodo classico della Biospeleologia nella grotta include l’opera del compianto Angelo Morisi che ha lavorato nel locale Laboratorio Carsologico sotterraneo, a partire dagli anni ’70 del secolo scorso e vi ha impiantato allevamenti di organismi provenienti da altre grotte e della grotta stessa. Questo periodo si può considerare concluso nel 1991 con il resoconto delle ricerche faunistiche presentato dallo stesso A. Morisi durante il Convegno “Ambiente carsico e umano in Val Corsaglia”; in questo lavoro erano elencate 50 specie di organismi sotterranei componenti la fauna della Grotta di Bossea.
A partire dal 1991 è cominciato il periodo delle indagini più recenti sulla fauna della grotta, a partire dalla conoscenza degli habitat e dalla documentazione fotografica di tutte le specie “storiche” della cavità; in particolare negli ultimi 10 anni, l’esperienza maturata nelle ricerche condotte in centinaia di grotte piemontesi e la collaborazione con molti specialisti di artropodi hanno permesso di portare il numero delle entità conosciute per il sistema sotterraneo di Bossea alle attuali 108 e alla scoperta di 5 specie nuove per la scienza.
Recentemente l’opera di divulgazione sul popolamento biologico della cavità è stata notevolmente accentuata, con l’esposizione al pubblico di posters riportanti molte immagini e brevi descrizioni delle principali specie viventi a Bossea e dei loro adattamenti alla vita ipogea.