I Comitati Scientifici Regionali (a volte chiamati periferici per distinguerli dal centrale) sono organi tecnici territoriali (OTTO) che operano nell’ambito della regione e o delle regioni di appartenenza e dipendono dal Comitato Scientifico Centrale. Di questo attuano le direttive e gli orientamenti tecnici e da questo ricevono parte dei fondi necessari per la loro attività. Fanno parte di questi Comitati Regionali persone scelte per competenze specifiche, disponibilità e capacità, elette dalle assemblee dei delegati regionali del Club Alpino Italiano.
I Comitati Scientifici Regionali hanno compiti e finalità analoghe a quelle del Comitato Scientifico Centrale ma, mentre quest’ultimo svolge un’attività di formazione, ricerca e informazione a livello nazionale ed extranazionale, nei comitati regionali queste mansioni hanno una dimensione locale che privilegia il dialogo e la collaborazione con strutture a dimensione regionale per una conoscenza approfondita del territorio.
Ecco perchè i CS regionali sono molto attivi nel rapporto con i parchi regionali, gli orti botanici, i laboratori ed i musei, gli osservatori e altre realtà scientifiche e culturali sparse sul loro territorio: insieme a queste realtà sviluppano attività di studio e divulgazione. Non va dimenticato poi che i CS regionali sono a stretto contatto con le sezioni locali del Club Alpino Italiano ed è questo, assieme alla profonda conoscenza degli aspetti naturalistici e culturali del paesaggio, il motivo per il quale è demandato a loro il compito di formare e organizzare l’attività degli Operatori Naturalistici e Culturali regionali.
La sinergia tra Comitato Scientifico Centrale e Comitati Scientifici Regionali si attua attraverso un dialogo continuo tra i presidenti dei rispettivi organi tecnici ed i referenti per le varie regioni del CSC. Al CSC stesso è demandata la responsabilità di promulgare le linee guida ed i regolamenti che armonizzano e guidano sia i Comitati Scientifici Regionali che gli ONC.